Nei meso di agosto e di settembre nei licei si è svolto il primo turno delle Olimpiadi Svizzere di Biologia. I migliori 80 partecipanti provenienti da tutta la Svizzera sono stati invitati a Müntschemier, dove per una ssettimana hanno svolto una formazione intensiva in tutte le discipline della biologia. Il prossimo test di qualificazione si terrà il 15 febbraio. Auguriamo a tutti buona fortuna per la preparazione!
Questa settimana é stata per noi un’esperienza indimenticabile.
Tutti noi siamo arrivati lì conoscendo al massimo una o due persone, e siamo partiti avendo stretto forti amicizie che rimarranno per sempre.
Il campus è stato molto intenso, con giorni in cui arrivavamo a fare fino a otto ore di lezione di biologia, quattro al mattino e quattro alla sera. Tuttavia, con ogni momento che passava scoprivamo sempre qualcosa di più nel campo della biologia che non avevamo mai affrontato a scuola. Infatti, ogni tema era affrontato fino al minimo dettaglio. Questo ha anche aiutato a molti di noi capire veramente se la biologia era o meno ciò che veramente ci appassionava, e se sì, quale ramo della biologia avremmo voluto studiare in futuro.
Una delle parti più interessanti del campus è stato che i nostri professori erano studenti di biologia, medicina o scienze della vita provenienti da università di tutta la Svizzera. Per questo, oltre alle lezioni abbiamo anche avuto l’opportunità di chiedere a loro domande sugli studi universitari e sulle loro facoltà.
Un’altra cosa che valutiamo molto sono stati gli scambi interculturali tra ragazzi. Poter conoscere e stringere amicizie con liceali provenienti da regioni diverse della svizzera con culture diverse è stata una grande opportunità per noi. Il campus infatti organizzava molte attività serali tra ragazzi che permettevano ad unirci.
In più, essendo il rifugio in cui dormivamo e facevamo lezione nel mezzo della campagna bernese, in una cittadina molto piccola, non c’erano distrazioni esterne di nessun tipo. Questo ha anche ulteriormente facilitato lo stringersi di forti legami con i propri compagni.
Un’esperienza che non dimenticheremo mai è stata la vivisezione di un cuore di maiale. Abbiamo ricevuto un set di strumenti da chirurgo e, in gruppi da 3 ragazzi, abbiamo potuto analizzare tutto l’interno dell’organo, identificando le sue varie parti. L’emozione di tenere in mano un cuore vero, molto simile a quello di un umano, è stata impressionante.
-partecipanti sulla settimana di preparazione-